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Emblema del doppio e dell’ambiguo, del bene e del male, di ogni incertezza insita nell’animo umano: è Lo strano caso del Dr. Jekyll e Mr. Hyde, il più celebre romanzo di Robert Louis Stevenson. 

Lo scrittore inglese (ricordato anche per L’isola del tesoro e La freccia nera) con Jekyll e Mr. Hyde ha plasmato l’immaginario collettivo. Peccato e redenzione, dissolutezza e rimorso… la doppia identità del personaggio creato verso la fine del diciannovesimo secolo (era il 1886, anno di pubblicazione del romanzo) è il simbolo per antonomasia della malvagità che si annida dentro ognuno di noi. 

Ma di cosa parla questo libro? Ecco la trama…

In una Londra cupa e vittoriana, il signor Enfield e un suo lontano parente, l’avvocato Utterson, stanno passeggiando come sono soliti fare. Enfield, dopo aver riconosciuto il portone di un palazzo, racconta al cugino una storia bizzarra. Poco tempo prima, in un mattino buio e freddo, proprio in prossimità di quell’edificio, fu testimone di un fatto molto sgradevole. Un uomo, dall’aspetto maligno e diabolico, si scontrò con una bambina, facendola cadere a terra. L’omuncolo la calpestò, come se nulla fosse. Il signor Enfield riuscì a strappare il disgraziato da un linciaggio sicuro. In cambio l’ignobile creatura si offrì di risarcire i genitori della bimba, con un assegno. Un assegno firmato Hyde…

Utterson, casualmente, ha già sentito quel nome. Già, è un nome presente in alcuni documenti in suo possesso, Hyde è l’erede del suo caro amico Henry Jekyll. Ma chi è Mr. Hyde? E perché Jekyll dovrebbe lasciare tutti i suoi averi a quel farabutto? Forse si tratta di un ricatto… L’avvocato vuole vederci chiaro. Inizia così a seguire le tracce del fantomatico Mr Hyde, scoprendo che ha libero accesso al laboratorio di Henry e ai servigi dei domestici di casa. 

Dopo qualche settimana Utterson ha la possibilità di parlare con Jekyll del suo strano amico e del testamento. Henry rassicura il suo avvocato, non c’è alcun ricatto, nulla di cui preoccuparsi. Passa un anno, Londra è scossa da un brutale omicidio: Sir Carew è stato ucciso, colpito svariate volte con un bastone. Una cameriera, testimone dell’omicidio, accusa Mr. Hyde. La polizia si mette alla ricerca del feroce assassino e arriva a casa di Henry: sul corpo della povera vittima c’è un indizio, una lettera destinata all’avvocato Utterson che in qualche modo collega Hyde a Henry. Il diabolico uomo però sembra svanito… sulla sua testa viene messa una taglia, ma ciò non basterà ad avere informazioni su un uomo con il potere, a quanto pare, di rendersi introvabile. 

Eppure Hyde non si è mai allontanato dalla casa del suo benefattore. Il maggiordomo di Jekyll, allarmato da molti dettagli inquietanti, chiede all’avvocato di far visita al laboratorio del suo padrone. La porta è sprangata e il dottor Jekyll sembra non esserci, al suo posto risponde solo Mr. Hyde. Utterson, a colpi d’ascia, sfonda la porta del laboratorio, trovando il cadavere di Hyde: probabilmente si è avvelenato. Alcune lettere sveleranno l’arcano, Hyde e Jekyll erano la stessa persona, le due facce di una stessa medaglia. Gli esperimenti che Henry conduceva, giorno e notte, l’avevano portato a realizzare una pozione capace di alterare personalità e aspetto fisico… trasformandolo in un uomo completamente diverso, un essere innamorato del male. E non c’è male peggiore di un amore che non sa amare. 

Citazione:

“Dopo tutto”, pensavo, “sono come quasi tutti i miei simili”, e sorrisi, paragonandomi agli altri uomini, paragonando la mia attiva buona volontà alla loro pigra indifferenza.