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Autrice di centinaia di versi, prosa poetica e aforismi: Alda Merini è stata una delle grandi voci letterarie del 900 italiano.  

Nasce a Milano il 21 marzo 1931, in un’abitazione nella zona di Porta Genova. Nel 1943, a causa dei bombardamenti, scappa con la madre e si rifugia nel piemontese. Durante la guerra nasce il fratello più piccolo. Fu proprio la scrittrice, improvvisatasi ostetrica, ad aiutare la madre a partorire.  

Finita la seconda guerra mondiale la famiglia torna a Milano: la giovane Merini vorrebbe iscriversi al liceo classico Manzoni, ma non supera la prova d’italiano. Studia pianoforte e frequenta una scuola professionale. Il 1950 è l’anno dell’esordio: alcune sue poesie vengono pubblicate nell’antologia “Poesia italiana contemporanea”, curata dallo scrittore Giacinto Spagnoletti, suo mentore. In quel periodo Alda frequenta il critico Giorgio Manganelli: un amore breve e tormentato che porterà la poetessa alla stesura della silloge La presenza di Orfeo. Nel 1954, finita la sua prima storia sentimentale, Alda Merini conosce il futuro marito: Ettore Carniti, un disoccupato che poi diventerà panettiere. Si sposano e diventano genitori di 4 figlie avute tra il 1955 e il 1972. Il matrimonio con Ettore non è sempre tranquillo: dopo una lite furibonda Alda viene ricoverata per una crisi nervosa. Il 1965 è l’inizio dell’inferno personale della poetessa, che entra ed esce dal riparto psichiatrico dell’ospedale Paolo Pini fino al 1978. La poesia torna nella sua vita: nel 1981, grazie all’aiuto di alcuni amici, pubblica una nuova raccolta di liriche.  

Gli anni ottanta saranno pieni di avvenimenti importanti: la scomparsa prematura del marito, le seconde nozze con il poeta tarantino Michele Pierri, la pubblicazione del capolavoro La Terra Santa, un nuovo ricovero ospedaliero e la morte di Pierri. Pian piano, negli anni seguenti, ad Alda Merini verranno riconosciuti premi, notorietà e una laurea honoris causaLa sorte, finalmente, sembra sorriderle: compare spesso in televisione, riceve onorificenze e le sue opere godono di un’ottima fama 

La poetessa morirà nella sua amata città il 1° novembre del 2009, a causa di un tumore. Per ricordare Alda, in occasione del decennale della sua morte, la città di Milano le ha titolato un ponte nella zona dei Navigli.  

Curiosità… all’età di dieci anni circa, la piccola Alda, ricevette dalla regina Maria José il Premio giovani poetesse italiane.