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Eugenio Montale nasce a Genova il 12 ottobre del 1896 da una famiglia numerosa e benestante. Era il sesto figlio di un commerciante di prodotti chimici, Domenico Montale. Il giovane e futuro poeta studia ragioneria e prende lezioni di canto.  

È un cantante molto dotato, ma questa sua passione non diventerà mai un lavoro. Gli studi tecnici non gli impediscono di approfondire l’amore per la letteratura. Frequenta, da autodidatta, le biblioteche della sua città e assiste alle lezioni private della sorella Marianna, studentessa di lettere e filosofia. Nel 1917, durante la prima guerra mondiale, viene arruolato nell’esercito. Vi rimarrà, con il grado di sottotenente, fino al 1919. 

Nel 1920 inizia il suo legame con i circoli culturali genovesi e torinesi. Nel 1925 pubblica Ossi di seppia, la sua prima raccolta poetica. Sono gli anni del fascismo, al quale Montale si oppone scrivendo per Il Manifesto degli intellettuali antifascisti di Benedetto Croce. 

Nel 1927, dopo essersi trasferito a Firenze, frequenta gli intellettuali legati alla rivista letteraria Solaria. Nel 1929 inizia la sua collaborazione – in qualità di direttore – con il Gabinetto scientifico e letterario Vieusseux. Nel 1938 (dopo non aver ricevuto lo stipendio per bene 18 mesi) viene rimosso dal suo incarico: Montale preferisce perdere il suo ruolo pur di non iscriversi al partito nazionale fascista. 

Continua a scrivere per Solaria e altre riviste e nel 1939 pubblica con Einaudi Le Occasioni, la sua seconda silloge poetica.  

Le Occasioni contengono molti versi dedicati all’accademica americana Irma Brandeis, amante del poeta dal 1933 al 1938. Nelle poesie di Montale Irma diventa Clizia: donna angelica e quindi idealizzata. La storia d’amore finisce a causa di Drusilla Tanzi, futura moglie dell’intellettuale. Nel 1945, assieme allo scrittore Alessandro Bonsanti, fonda la rivista Il Mondo

Nel 1948 si trasferisce a Milano: inizia a lavorare per il Corriere della Sera come critico musicale e letterario. Intanto la sua fama di poeta ha valicato i confini nazionali: le sue opere vengono tradotte in svariati paesi del mondo. Nel 1967 e nel 1975 al poeta vengono conferiti grandi onorificenze: riceve la nomina di Senatore a vita e poi riceve il Premio Nobel per la letteratura. Muore a Milano il 12 settembre del 1981 e viene seppellito a Firenze, accanto alla moglie Drusilla.  

Il male di vivere di Eugenio Montale è oramai fonte di studi. Tra le opere da ricordare: Ossi di seppia, Le occasioni, Xenia, Satura, Altri versi e poesie disperse Diario Postumo.  

Le sue poesie – assieme a quelle di Ungaretti, Quasimodo, Luzi e altri poeti – fanno parte della corrente poetica nata a Firenze tra il 1920 e il 1930: l’ermetismo.